Condivisione come motore dell'etica nel circolo virtuoso online – offline

L'etica è il motore principale del nuovo Millennio, lo strumento per uno sviluppo equo e sostenibile del mondo e dei suoi abitanti.

Valcucine esprime la sua volontà e mette a disposizione la sua cultura di impresa attenta alle dinamiche locali e universali, per investire su questo fronte, per farsi carico delle problematiche ambientali, che costituiscono una delle più forti questioni etiche, perché sono parte della vita di ognuno di noi e influenzano, al tempo stesso, l'esistenza e il benessere delle generazioni future. L'attenzione all'ambiente non si limita, dunque, al rispetto delle leggi imposte, ma nasce dalla presa di coscienza di una responsabilità, che si manifesta nel momento in cui l'etica diventa un solido punto di riferimento.

E questa consapevolezza, si esprime nella responsabilità dell'industria nei confronti della società presente e futura e spinge l'azienda a diventare parte attiva nella promozione culturale e sociale attraverso la promozione di eventi e manifestazioni, di dibattiti e confronti sia offline che online.

Grazie proprio alla ricerca della sostenibilità ambientale in termini etici ed estetici con la produzione di un basato sui principi dell'ecocompatibilità si è creata all'interno dell'azienda una tensione verso l'. Spinta che ha portato poi ad innovare anche parte della comunicazione aziendale e ad accelerare negli ultimi anni la condivisione dei contenuti e della filosofia all'interno ed all'esterno dell'azienda.

Già dal 2006 con i primi post nel blog ecovalcucine.blogspot.com e in myspace si avvertì un nuovo modo di comunicare che andava ad integrare la già forte propensione aziendale all'informazione.

Tutti i contenuti aziendali (ecocompatibilità, ergonomia, funzionalità, progettazione, , salute) sono diventati così motore delle odierne attività online: il sito, che è il contenitore principale della cultura aziendale, è trovato nelle ricerche organiche per più di 70.000 parole chiave e conta più di 3,5 milioni di pagine viste nel 2010, il profili social aziendali flickr dove vengono raccontati gli eventi, i “dietro le quinte” e i prodotti per immagini, la pagina fan di facebook di molti amici e di molti dipendenti aziendali, il profilo di twitter che collega l'azienda a molti “influenzatori” del panorama mondiale del design e della sostenibilità, il profilo youtube contenitore dei video che sempre di più andranno a raccontare le qualità dell'azienda e, ultimo ma non ultimo, il profilo linkedin aziendale e dei singoli dipendenti.

Come la cultura offline alimenta l'attività online, anche l'attività online, grazie alle innumerevoli occasioni di contatto e condivisione, diventa stimolo e alimentatore della conoscenza e della cultura aziendale.

Si chiude così il circolo virtuoso offline-online.
Abstract conferenza Paginearredo: “Internet come fattore di cooperazione tra produttori e distributori”
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