abitare, lavoro, tempo libero, mobilità, risorse nel territorio allargato quotidiano

giovedì 4 dicembre presso il ridotto del teatro verdi di pordenone l'associazione culturale la città complessa e gli studi di czstudio, ludens, tamassociati e urbanistica partecipata kallipolis, invitati al 4° laboratorio di progettazione urbana progettare la cittàluoghi pubblici condivisi, illustreranno le pro poste elaborate per l'area a nord del comparto industriale Electrolux, attraversato dai confini amministrativi dei Comuni di Porcia, Pordenone, Roveredo in Piano.

verrà inoltre presentato il volume progettare la città vasta. luoghi pubblici condivisi che raccoglie le riflessioni e i progetti per l'area indagata nel laboratorio.

il laboratorio di progettazione è stato sostenuto dal comune di pordenone, dalla provincia di pordenone, dalla regione friuli venezia giulia, dalla fondazione crup, dall'ordine degli della provincia di pordenone e da valcucine, scarpis, aktiva trade.
i comuni di porcia e roveredo in piano hanno dato il loro patrocinio all'iniziativa.

un territorio urbano allargato raccoglie in sè centri abitati cresciuti uno accanto all'altro fino a confondere i bordi: è la città vasta, sistema insediativo fluido a diversa densità composto spesso da un capoluogo a cui si accostano città di dimensioni minori.
i luoghi attraversati dalle linee dei confini amministrativi hanno accumulato nel tempo addensamenti, fratture, incongruenze, spazi della casualità edilizia e dell'abbandono geografico; su aree considerate, fisicamente, ai margini della pianificazione si mostra l'assenza di confronto e di progetti condivisi fra comuni limitrofi.
i cambiamenti urbani, sociali ed economici degli anni recenti richiedono un diverso atteggiamento nella gestione del governo del territorio allargato, in cui strategie politiche concordate possano dare risposte alle esigenze di una popolazione sovralocale che quotidianamente vive lo spazio continuo urbanizzato.
tre sono i temi che diventano gli elementi di riferimento della città vasta degli anni a venire: i luoghi pubblici condivisi per rispondere a mutate esigenze sociali e proporre nuove centralità, lo spessore dei confini per rendere più sottili le linee giuridiche territoriali e riconsegnare identità allo spazio naturale ed edificato, la costruzione di un paesaggio abitato consapevole come sostenibile in cui sia prioritario il dialogo tra luoghi, infrastrutture ed edifici.

il tema affrontato è ampio e prevede lo studio di aspetti diversi che connotano la città contemporanea.
socialità, mobilità, lavoro, trasporti, tempo libero, gestione e creazione delle risorse energetiche, tutela del patrimonio ambientale.
temi che hanno un valore sovralocale, per ragioni pianificatorie, per usi, per scala delle politiche di intervento, per la consistenza di richieste, risposte e che rappresentano anche la complessità di un paesaggio urbano che ha cambiato radicalmente i suoi punti di riferimento e che è alla ricerca di nuove risposte.
l'area presa in considerazione è attraversata dai confini territoriali dei comuni di porcia, pordenone, roveredo in piano.
è un ambito in cui prevalgono gli insediamenti industriali, ma in cui sono allo stesso tempo presenti altre realtà: ambiti naturali, residenze monofamiliari isolate, cave di ghiaia in disuso, strutture industriali in via di dismissione, centri scolastici e di formazione.
un paesaggio urbano e naturale in cui si manifestano diversità e marginalità che nascono da politiche comunali ed economiche differenti in ogni ambito comunale, da opportunità e facilità insediative, da processi di densificazione lungo gli assi viari esistenti.
obbiettivi del laboratorio sono il progetto di un polo di ricerca sulle risorse energetiche alternative, affiancato da un centro produttivo sostenibile, e un masterplan di piccole dimensioni per una porzione di territorio in cui le politiche comuni rivolte ad un paesaggio abitativo condiviso non siano compromesse dalla pluralità dei confini amministrativi ma mostrino progettualità sovralocali.
in questo modo una superficie urbana divisa da tre limiti comunali diventa matrice di ricomposizione e generazione di un sistema urbano e ambientale.
l'edificio del polo di ricerca e produzione, segno architettonico e territoriale, sarà l'inizio di una trasformazione del paesaggio urbano da attuarsi in episodi coordinati e programmati che nel tempo delineeranno una nuova immagine dell'area e un utilizzo urbano integrato.

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