I MENDINI ARCHITETTI TESSITORI
Il Comune di Valdagno dedica una mostra esclusiva agli architetti Alessandro e Francesco Mendini, che si terrà nelle sale della Galleria Civica d'Arte Moderna “Villa Valle” dal 25 marzo al 26 giugno 2011.
Il progetto ha ricevuto i patrocini della Regione Veneto e della Provincia di Vicenza.
Curatore è il designer Elvilino Zangrandi, che ne progetta anche l'allestimento, con la collaborazione scientifica del prof. Vanni Pasca, che presenterà un originale studio critico sull'opera architettonica dei fratelli Mendini.
Da fine marzo a fine giugno la Galleria Civica di Valdagno presenterà dunque un originale percorso nell'opera degli architetti milanesi. In un allestimento scenografico e dominato dall'elemento “colore”, saranno esposti al pubblico anche 10 plastici, appositamente restaurati, di alcuni fra i principali progetti internazionali curati dai Mendini: dalla “Torre del Paradiso” di Hiroshima al museo di Groningen in Olanda, dal centro natatorio di Trieste all'ex-inceneritore proprio di Valdagno.
Nella città laniera, infatti, l'atelier Mendini ha in corso un progetto di trasformazione dell'ex-inceneritore cittadino in un centro di attività artistiche e di aggregazione per giovani. Il recupero e la sistemazione ad “area eventi” dello spazio esterno sono già avvenuti; la struttura vera e propria dell'ex-inceneritore è stata bonificata completamente ed è ora rivestita completamente da un'installazione permanente dell'Atelier Mendini.
«Credo che alla base del modo di progettare e di costruire dei Mendini – sono le parole con cui Zangrandi ha presentato l'esposizione – ci sia il “colore”. Ed io, per allestire questa loro mostra, proprio dal colore sono partito. Essendo dieci i progetti che vengono esposti, dieci sono i colori, scelti dai Mendini stessi, che guidano la mostra di Valdagno nel percorso architettonico di Alessandro e Francesco Mendini.
I MENDINI ARCHITETTI TESSITORI è il titolo della mostra, ordito e trama di un pensiero rivolto all'uomo e alla natura, con una visione colorata e di riflesso ottimistica che sembra quasi voler rivolgere un nuovo messaggio.»
La mostra verrà aperta il 25 marzo, alle ore 18.00, con un convegno inaugurale nel salone d'onore di Villa Valle, sede della Biblioteca e della stessa Galleria Civica di Valdagno. Il convegno vedrà la presenza, oltre che dei fratelli Mendini, del prof. Vanni Pasca e di Elvilino Zangrandi.
La mostra è la scena principale di un ambizioso progetto culturale a tutto tondo, orientato particolarmente al coinvolgimento dei giovani nella riflessione architettonica e nello sviluppo della creatività progettuale.
Oltre al convegno, sono previste tre conferenze di importanti testimoni della scena artistica italiana, che si confronteranno in un dialogo aperto con i giovani, testimoniando così la propria esperienza. I tre appuntamenti si svolgeranno presso l'ex-inceneritore di Valdagno, nello spazio segnato dall'installazione permanente disegnata dall'Atelier Mendini per la copertura dell'ex-inceneritore.
La mostra si inserisce nella cornice di “Luoghi Possibili”, la stagione culturale che l'Amministrazione Comunale ha dedicato alla rilettura di alcuni spazi cittadini: dal centro storico, alla Favorita, fino all'ex-inceneritore. I “luoghi” della città sono infatti spazi “vivi”, ricchi di memorie, esperienze, attività. Da una loro rivisitazione può nascere una ricetta per lo sviluppo cittadino che sia davvero sostenibile, con progetti che possiedono l'energia creativa delle “possibilità” assieme alla concretezza dei “luoghi” che quotidianamente viviamo.
«Valdagno è a tutti gli effetti una “città dell'architettura” – ha commentato il Sindaco di Valdagno, Alberto Neri – visto che qui abbiamo esperienze storiche di prim'ordine come la Città Sociale di Francesco Bonfanti e il passaggio di Gio Ponti. Con i fratelli Mendini inauguriamo un nuovo approdo di questo “viaggio”, il cui senso è racchiuso nelle parole proprio di Gio Ponti: “Non è il cemento, non è il legno, non è la pietra, non è l'acciaio, non è il vetro l'elemento più resistente. Il materiale più resistente nell'edilizia è l'arte”.»