Appuntamento in azienda:
Valcucine 20 aprile, ore 11.00

Presentazione del Green Guerrilla e incontro con l'artista Ettore Favini

Il fermento culturale all'interno di Valcucine verso l'arte, la sostenibilità ed il ha portato un gruppo di giovani creativi a condividere questa esperienza con fondazione march sviluppando due progetti differenti, entrambi in mostra a Villa Contarini, a Piazzola sul Brenta (Pd) dal 23 aprile al
27 giugno 2010.

Ettore Favini, Metodo Walden – capitolo#1 primavera
Il progetto pensato per l'azienda presenta delle opere dell'artista Ettore Favini, la cui ricerca si concentra principalmente sui temi della memoria, del paesaggio e del rapporto con l'ambiente.
Metodo Walden – capitolo#1 primavera è un'azione diretta nella natura. L'artista ha scelto un luogo urbano abbandonato dall'uomo – un ex cotonificio situato nella periferia di Pordenone – un luogo marginale di cui la natura si è riappropriata, che è diventato la sua abitazione per una settimana. Al suo interno, Ettore Favini ha compiuto delle piccole azioni, documentandole. Il lavoro risultante è stato una performance invisibile, una serie di immagini e video e delle installazioni all'interno del luogo stesso, che la natura cancellerà nel tempo. In mostra a Villa Contarini una documentazione di tali interventi, attraverso video, foto, installazioni sonore.

Dipendenti Valcucine, Artistic Green Guerrilla
Contro la rassegnazione, contrari al senso di impotenza che spesso si respira, coscienti e convinti che le vere riforme possono partire solo dal basso e che ognuno di noi può avviarle subito.
Questo è un piccolo gesto per far capire che noi esistiamo, abbiamo scelto piazza Portello a Pordenone senza voler polemizzare con l'architetto Valle che l'ha ideata; sappiamo che da un punto di vista formale è un grande progetto, ma pensiamo anche che un'opera architettonica inserita in un tessuto urbano e sociale in continuo cambiamento deve avere la possibilità di essere rinnovata.

Ci piacerebbe che questo gesto fosse uno stimolo, un invito a reinterpretare piazza Portello, che un suo abbellimento e una sua reinterpretazione giovasse all'immagine del complesso in sé e alla qualità di vita di chi lo frequenta. Noi crediamo che la bellezza sia l'unica “merce” che potremo vendere in futuro, l'unico capitale che possiamo lasciare in eredità. La sensibilità estetica e l'educazione alla bellezza deve essere programmata nel percorso formativo di ogni cittadino ma anche ispirata dall'ambiente che ci circonda. L'amore per la bellezza e la volontà di perseguirla deve diventare un abito mentale ed un modus operandi radicato in ogni cittadino.
A Pordenone, al Paese Italia, necessita un grande risveglio, occorre che noi giovani e gli uomini di cultura, ora schifati ed in disparte, si rimbocchino le maniche per determinare un nuovo Rinascimento Italiano.

Info
www.fondazionemarch.org

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